Corre l'assenza di dolore.
Dov'è che corro, io sto male,
tu vai via da quel passo d'anima
nostra tanto rara e sospetti il mio cuore,
sui pensieri, persi alla deriva,
vedo la mia solitudine, cadendo
e non so chi saprà riscaldare quel freddo
al di la dell'orizzonte di quel che vorrei,
ma che non c'è ed esiste,
tu non senti,
non sai l'amor che verso sul petto,
versa dolore,
ore d'odio,
le inutili attese d'ore troncate,
che passano e nessuna porta con sé
un po' del tuo tempo e passione,
delle tue abili braccia,
ampie ed aperte,
lì pronte nel cogliermi nell'abbraccio
di te che voglio,
che adesso ho perso,
ma che amo in questo stesso giorno
pensieroso, nero,
violento nel vento grigio e furioso,
di questa nuvola d'attesa,
sperata dentro, nell'anima della mia vita,
che ama e vive contemporaneamente
l'onda sofferta nel vedere il sole,
nel morir, che muoia io per te unico
mio ammirevole uomo solenne,
sol per te, mio amato re,
nel vento perdo e getto me.